Per farsi conoscere si ricorre alla pubblicità. In alcuni casi la migliore pubblicità è quella che non si paga, ma che si propaga da sola come un virus. Per questo motivo viene definita "virale". Quindi, non appare strano che importanti agenzie viaggi online ricorrano a questa tecnica per farsi conoscere. Tui, il leader mondiale del Turismo, è ricorsa ad esempio alle Aste Online. Si offrono tramite l'asta alcuni pacchetti turistici, con prezzo base di 1 €. Appare infatti impossibile che da queste aste si possa guadagnare denaro. L'unica cosa che si può guadagnare è la notorietà, visto che l'esistenza di queste aste farà diffondere con il passaparola il suggerimento di visitare il sito web dell'Agenzia Viaggi Online. Altro esempio riuscito di pubblicità virale è quella del sito spagnolo Atrapalo (letteralmente "Acchiappalo"). Nel 2009 ha lanciato una delle sue campagne più riuscite per farsi conoscere. Atrapalo ha permesso a 500 clienti di andare in vacanza, con il patto ("El Trato") che al rientro avrebbero potuto pagare per il viaggio il prezzo che ritenevano giusto. La campagna ha avuto un enorme ritorno in termini di visibilità, anche se è stato un fallimento in termini di ritorno ecnomico. Infatti l'adesione all'iniziativa è stata massiccia ed entusiastica, ma al momento del pagamento offrivano di pagare in media meno del 40 % del reale costo del viaggio. Questi prezzi pagati non erano dovuti alla scarsa qualità dei pacchetti offerti, ma alla poca correttezza del pubblico. Comunque la campagna pubblicitaria è stata praticamente a costo zero, in quanto i costi ed il rischio della campagna erano praticamente tutti ribaltati sui fornitori. Grazie a questa campagna hanno visitato il sito più di un milione e mezzo di visitatori in due settimane, guadagnando enorme visibilità in Europa, sia su internet che sulla stampa tradizionale.
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