giovedì 8 luglio 2010

E' successo

E' successo che un Agente di Viaggio poco scaltro abbia inviato due giovani in una sconosciuta landa del Canada, Sydney in Nuova Scozia, invece di inviarli nella ben più famosa città omonima australiana. Certamente questi due giovani avrebbero potuto acquistare lo stesso pacchetto, verso la stessa meta errata direttamente su internet. In questo caso, non essendo dei professionisti l'errore, dovuto all'omonimia delle due località, sarebbe stato tollerabile in quanto imputabile all'inesperienza dei due acquirenti. Se qualcuno si affida ad un agente di viaggio è perchè chiede di essere consigliato per fare il migliore acquisto possibile. Un errore del genere infatti è intollerabile se è fatto da un professionista, il cui ruolo deve sempre essere meno quello di "distribuire" prodotti turistici, e sempre più quello di orientare la scelta del turista verso la miglior soluzione possibile. Se ne è avuto l'esempio durante la nube vulcanica. Chi non ha potuto volare ed aveva acquistato il biglietto in una Agenzia Viaggi degna di questo nome, ha ottenuto un'assistenza ben diversa da chi lo aveva acquistato sul sito della compagnia o su quello di un'agenzia viaggi online. Infatti la differenza si può solo vedere nel momento del bisogno.

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