martedì 24 maggio 2016

Nasce a Zagabria il primo Treno Ostello




La storia del primo Treno Ostello della Croazia inizia nel 2014, ma vede la luce solo il 20 aprile di quest'anno, quando viene presentato al pubblico presso la Glavni Kolodvor (Stazione Principale) di Zagabria, nelle intenzioni del proprietatorio dell'Adriatic željeznički hosteli (Ostelli ferroviari adriatici) Željko Momčilović dovrebbe essere il primo di analoghi ostelli collocati nelle stazioni di Split (Spalato), Zadar (Zara), Šibenik (Sebenico), Rijeka (Fiume) e Pula (Pola). Secondo i calcoli di Momčilović, il progetto, per essere completato, necessiterà di un investimento di 3 milioni di Euro. L'ostello aperto a Zagabria, sfrutta un vecchio vagone letto con i suoi scompartimenti. La tariffa base è di 12 Euro a notte, per un posto in una cabina con tre letti che include un gettone per la doccia, l'acqua potabile nel corridoio del vagone, il WiFi, la ricarica del cellulare o di altri piccoli apparecchi elettronici, la luce notturna,  il riscaldamento, una coperta supplementare, la ventilazione ed una  cartina della città. Il prezzo sale a 18 Euro per un letto in cabina doppia e a 35 Euro in cabina singola.


sabato 21 maggio 2016

Riuscirà il "miracolo" di Christo della moltiplicazione dei turisti sul Lago d'Iseo ?

Christo camminerà di nuovo sulle acque tra il 18 giugno e il 3 luglio. Non sul lago di Tiberiade, ma su quello d’Iseo, e ci porterà con sé su una passerella color giallo lunga  tre chilometri e mezzo che sarà «soffice e sexy». Si tratta però di   Christo con la acca, e cioè dall'artista  delle installazioni effimere di origini bulgara, al secolo  Vladimirov Yavachev, noto per aver impacchettato con la moglie Jeanne-Claude svariati monumenti tra cui il Pont-Neuf a Parigi e il Reichstag a Berlino.
 La sua più recente invenzione, la prima senza l’apporto della moglie scomparsa  nel 2009, è un circuito coperto da 90 mila metri quadrati di tela poliammidica, posati su un complesso sistema di parallelepipedi in polipropilene ancorati al fondo del lago. Insomma una passeggiata elastica e suggestiva, «come su un letto ad acqua», da assaporare attimo per attimo. 



 I 10 milioni di euro del suo costo  è completamente finanziato da Christo attraverso la vendita dei progetti e dei bozzetti. Christo  non vuol sentir parlare di volontariato, l'intenzione è quella di reclutare 500 addetti salariati, in maggioranza  steward che guideranno i visitatori nel percorso.
 Dal Central Park dei Gates (opera del 2005) allo specchietto lacustre di quest’angolo di Lombardia corre una bella differenza: soprattutto se si pensa che il progetto Floating Piers, e cioè "pontili galleggianti", era nato molti anni fa per Tokyo e prima ancora per l’estuario del Rio de la Plata. Ma Christo va dove lo lasciano andare, e cioè dove riesce a vincere più facilmente la propria eterna battaglia per i permessi. Dicono che, in perlustrazione per i laghi lombardi, si sia subito innamorato del Sebino, e soprattutto del Monte Isola piazzato lì in mezzo, l’isola lacustre più grande d’Europa, 1800 abitanti, assoluto divieto alle auto, che gli è parso suggestivo collegare sia pure per poche settimane alla terraferma.
Dicono che molto abbia contato l’amicizia con i Gussalli Beretta, dell'omonima fabbrica armiera di Gardone Val Trompia. Così, non è un caso, se  la passerella miracolosa circonderà l’isoletta privata di San Paolo dove vive la famiglia.



 Dicono soprattutto che quella è «una manna dal cielo»: il primo da cui lo sentiamo è il sindaco di Iseo Riccardo Venchiarutti, che si compiace dei primi riscontri internazionali: «Paginate del New York Times, citazioni della Lonely Planet, Iseo inserito tra le mete da non perdere nel 2016». Ma è «una manna» anche per Marcella, abitazione d’epoca a pochi metri dalla chiesa della Madonna della Neve, che sta attrezzando posti letto per gli appassionati di land art; e per Fabio Volpi della società Sassabanek, gestore del più grande campeggio della zona, oltre che dell’Iseo Lago Hotel, che sta preparando «pacchetti turistici, per attaccare alla passeggiata lacustre magari una visita alle cantine in Franciacorta o ai monumenti di Brescia». L’occasione va sfruttata, anche per colmare il deficit di attenzione che penalizza il Sebino, obiettivamente paradisiaco, rispetto a un vicino ingombrante come il lago di Garda: «Abbiamo sempre avuto i nostri appassionati, soprattutto olandesi, belgi, scandinavi», elenca Alessandro Ropelato, manager dell’Araba Fenice, il fascinoso albergo primo Ottocento che di tutta l’operazione è diventato il campo base. «Ma ancora molto si può fare: lanciamo il sasso nel lago e aspettiamo che rispondano in molti. E intanto il nostro hotel prenotazioni per il periodo non ne accetta più. Siamo occupati dallo staff di Christo. Li vede, quelli lì che lavorano? Sono i sommozzatori bulgari, li ospitiamo da un pezzo». In quelle che saranno le giornate più lunghe dell’anno (ma la passerella sarà aperta 24 ore su 24, con prevedibili suggestioni al chiaro di luna) si ipotizza un afflusso di 500 mila persone, tra italiani escursionisti per un giorno e raffinati esteti internazionali. Si favoleggia già di ville affittate da importanti galleristi newyorkesi a 25 mila euro per un paio di settimane, e di parate tra Iseo, Sulzano e Lovere su motoscafi Riva (nati proprio da queste parti, a Sarnico, e poi venduti ai cinesi) noleggiati a carissimo prezzo. E mentre gli albergatori cantano vittoria (tutto pieno, con un incremento delle tariffe dichiarato sul 15-20%) e i ristoratori preparano gli attovagliamenti, tavoli di altra natura vengono organizzati con una certa quieta apprensione (l’ultimo giorni fa in prefettura) per programmare le misure di sicurezza e approntare parcheggi (12 mila) e bagni chimici (200).
Fiorello Turla, sindaco di Monte Isola e imprenditore in proprio nel ramo reti, aspetta serafico l’onda d’urto: «Certo qualche giorno in più non avrebbe guastato, ma una passerella permanente non avrebbe senso: teniamo al nostro splendido isolamento. Resta la gioia di aver conosciuto un uomo così, ottant’anni e l’energia di un ventenne. Il compleanno tondo, in estate, l’abbiamo festeggiato insieme: bruschetta con l’olio di Monte Isola e sardine del lago». 








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