sabato 25 agosto 2012

Anche per Ryanair si può parlare di doping ?



Un tesoretto da 7 milioni di euro che, ogni anno, passerebbe dalle casse dell'aeroporto Catullo di Verona a quelle di Ryanair. La cifra, dopo la denuncia presentata da Meridiana lo scorso 19 luglio a Bruxelles, ha fatto accendere i riflettori della Commissione europea sulla low cost irlandese. Sul numero in edicola oggi, il settimanale Panorama dedica un ampio servizio alla compagnia aerea capitanata da Michael O'Leary, partendo proprio dall'ultima bufera che ha investito il vettore. Bruxelles, infatti, lo scorso 8 agosto ha aperto un'istruttoria preliminare per indagare sui finanziamenti dello scalo di Verona a Ryanair: secondo la denuncia di Meridiana, un "aiuto di Stato illegittimo". L'iniziativa, secondo quanto riportato da Panorama, "probabilmente preluderà all'avvio di un'indagine per violazione delle norme comunitarie" Non è la prima volta, del resto, che gli accordi tra il vettore irlandese e gli scali italiani (22 quelli in cui è attiva Ryanair) fanno drizzare le antenne di Bruxelles. Nel 2007, questa volta su segnalazione di Air One, L'Ue aveva avviato un'inchiesta riguardante lo scalo di Alghero. E una nota ufficiale del 27 giugno scorso, proprio di Bruxelles, annunciava l'allargamento di quest'ultima indagine. L'accusa ancora una volta è di aver ottenuto un "indebito vantaggio economico", secondo quando riportato da Panorama. Le cifre dei finanziamenti, del resto, sono ancora più considerevoli se si prendono in considerazione i bilanci in difficoltà di alcuni degli scali che li hanno erogati, il Catullo in testa. Ora spetterà a Bruxelles decidere sulla legittimità di questi accordi.

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