Christo camminerà di nuovo sulle acque tra il 18 giugno e il 3
luglio. Non sul lago di Tiberiade, ma su quello d’Iseo, e ci porterà con
sé su una passerella color giallo lunga tre chilometri e mezzo che sarà «soffice e sexy». Si tratta però di Christo con la acca, e cioè dall'artista delle installazioni effimere di origini bulgara, al secolo Vladimirov Yavachev, noto per aver impacchettato con la moglie
Jeanne-Claude svariati monumenti tra cui il Pont-Neuf a Parigi e il
Reichstag a Berlino.
La sua più recente invenzione, la prima senza l’apporto della moglie scomparsa nel 2009, è un circuito coperto da 90 mila metri
quadrati di tela poliammidica, posati su un complesso sistema di
parallelepipedi in polipropilene ancorati al fondo del lago. Insomma una
passeggiata elastica e suggestiva, «come su un letto ad acqua», da
assaporare attimo per attimo.
I 10 milioni di euro del suo costo è completamente finanziato da
Christo attraverso la vendita dei progetti e dei bozzetti. Christo non vuol sentir parlare di volontariato, l'intenzione è quella di reclutare 500 addetti salariati, in maggioranza steward
che guideranno i visitatori nel percorso.
Dal Central Park dei Gates (opera del
2005) allo specchietto lacustre di quest’angolo di Lombardia corre una
bella differenza: soprattutto se si pensa che il progetto Floating Piers,
e cioè "pontili galleggianti", era nato molti anni fa per Tokyo e prima
ancora per l’estuario del Rio de la Plata. Ma Christo va dove lo
lasciano andare, e cioè dove riesce a vincere più facilmente la propria
eterna battaglia per i permessi. Dicono che, in perlustrazione per i
laghi lombardi, si
sia subito innamorato del Sebino, e soprattutto del Monte Isola piazzato
lì in mezzo, l’isola lacustre più grande d’Europa, 1800 abitanti,
assoluto divieto alle auto, che gli è parso suggestivo collegare sia
pure per poche settimane alla terraferma.
Dicono che molto abbia contato l’amicizia con i Gussalli Beretta, dell'omonima fabbrica armiera di Gardone Val Trompia. Così, non è un caso, se la passerella miracolosa
circonderà l’isoletta privata di San Paolo dove vive la famiglia.
Dicono
soprattutto che quella è «una manna dal cielo»: il primo da cui lo
sentiamo è il sindaco di Iseo Riccardo Venchiarutti, che si compiace dei
primi riscontri internazionali: «Paginate del New York Times,
citazioni della Lonely Planet, Iseo inserito tra le mete da non perdere
nel 2016». Ma è «una manna» anche per Marcella, abitazione d’epoca a
pochi metri dalla chiesa della Madonna della Neve, che sta attrezzando
posti letto per gli appassionati di land art;
e per Fabio Volpi della società Sassabanek, gestore del più grande
campeggio della zona, oltre che dell’Iseo Lago Hotel, che sta preparando
«pacchetti turistici, per attaccare alla passeggiata lacustre magari una
visita alle cantine in Franciacorta o ai monumenti di Brescia». L’occasione va sfruttata, anche per colmare il deficit di attenzione
che penalizza il Sebino, obiettivamente paradisiaco, rispetto a un
vicino ingombrante come il lago di Garda: «Abbiamo sempre avuto i nostri
appassionati, soprattutto olandesi, belgi, scandinavi», elenca
Alessandro Ropelato, manager dell’Araba Fenice, il fascinoso albergo
primo Ottocento che di tutta l’operazione è diventato il campo base. «Ma
ancora molto si può fare: lanciamo il sasso nel lago e aspettiamo che
rispondano in molti. E intanto il nostro hotel prenotazioni per il
periodo non ne accetta più. Siamo occupati dallo staff di Christo. Li
vede, quelli lì che lavorano? Sono i sommozzatori bulgari, li ospitiamo
da un pezzo». In quelle che saranno le giornate più lunghe dell’anno (ma la
passerella sarà aperta 24 ore su 24, con prevedibili suggestioni al
chiaro di luna) si ipotizza un afflusso di 500 mila persone, tra
italiani escursionisti per un giorno e raffinati esteti internazionali.
Si favoleggia già di ville affittate da importanti galleristi newyorkesi
a 25 mila euro per un paio di settimane, e di parate tra Iseo, Sulzano e
Lovere su motoscafi Riva (nati proprio da queste parti, a Sarnico, e
poi venduti ai cinesi) noleggiati a carissimo prezzo. E mentre gli
albergatori cantano vittoria (tutto pieno, con un incremento delle
tariffe dichiarato sul 15-20%) e i ristoratori preparano gli
attovagliamenti, tavoli di altra natura vengono organizzati con una
certa quieta apprensione (l’ultimo giorni fa in prefettura) per
programmare le misure di sicurezza e approntare parcheggi (12 mila) e
bagni chimici (200).
Fiorello Turla, sindaco di Monte Isola e imprenditore in proprio nel
ramo reti, aspetta serafico l’onda d’urto: «Certo qualche giorno in più
non avrebbe guastato, ma una passerella permanente non avrebbe senso:
teniamo al nostro splendido isolamento. Resta la gioia di aver
conosciuto un uomo così, ottant’anni e l’energia di un ventenne. Il
compleanno tondo, in estate, l’abbiamo festeggiato insieme: bruschetta
con l’olio di Monte Isola e sardine del lago».
L'isola sembra divertente.
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