Su di un biglietto aereo il nome non è normalmente modificabile. Questo è praticamente un dogma del settore del trasporto aereo. Questo deriva dal fatto che un biglietto aereo normalmente non è trasferibile, in quanto, se così non fosse, si potrebbe creare un mercato secondario degli stessi. In questo mercato i biglietti acquistati con notevole anticipo ad una tariffa scontata, potrebbero poi essere rimessi in vendita, andando così ad eliminare la necessità di acquistarne altri, a prezzi più alti, direttamente dalla compagnia aerea. Ci sono alcune eccezioni a questa regola. Infatti, alcune compagnie consentono gratuitamente il cambio di un nome su di un biglietto aereo in casi eccezionali, quando ci si trova di fronte ad errori di trascrizione dello stesso oppure quando il nome del passeggero è legalmente cambiato rispetto a quello che si aveva nel momento in cui si è acquistato il biglietto. Anche se le compagnie aeree seguono regole diverse in questo campo, si può dire che normalmente un cambio viene consentito quando l'errore (misspelling - errore ortografico - o typo - errore di battitura) riguarda al massimo tre caratteri, anche se in altri casi la correzione viene effettuata anche in presenza di errori più grandi. Se si cambia nome tra il momento in cui si acquista il biglietto, e quello in cui si volerà, come nel caso di un matrimonio o di un divorzio, molte compagnie acconsentiranno a questo cambio, se si riuscirà a dimostre questo fatto. Viene detto che il nome deve corrispondere esattamente a quello scritto sui propri documenti d'identità, altrimenti si potrebbero avere problemi, ad esempio per volare negli Stati Uniti. Questa tesi è sostenuta più dalle compagnie aeree che dalla TSA (Transportation Security Administration statunitense). Alcune di queste sostengono che qualora ci fossero anche piccole discrepanze tra il nome scritto sul biglietto e quello scritto sul proprio passaporto, non si supererà lo screening preliminare dei passeggeri effettuato dalla TSA statunitense, con la conseguenza che la compagnia non potrà emettere la carta d'imbarco per volare negli States. Questo può sembrare un trucco escogitato dalle compagnie per generare incassi extra. Infatti loro non permettono correzioni, e consigliano comunque di cancellare il biglietto e di emetterne un'altro con il nome corretto. Si otterrà il massimo vantaggio per la compagnia e il massimo svantaggio per il passeggero, quando il biglietto con il nome sbagliato non è rimborsabile, mentre il nuovo deve essere acquistato a prezzo pieno. In realtà, se si consultano le FAQ sul sito web della TSA, viene chiaramente indicato che se si riscontrassero differenze tra il nome scritto sul proprio passaporto e quello che appare sulla propria carta d'imbarco (e quindi sul proprio biglietto aereo) queste non avranno alcun impatto sul proprio viaggio. L'importante è che gli APIS (Advanced Passenger Information Systems) siano inseriti correttamente. Questi saranno utilizzati per lo screening preliminare da parte della TSA, e su di essi sarà eventualmente presa la decisione di impedire l'imbarco verso gli States. Ovviamente questi consigli servono quando il danno è fatto, e non si può rimediare, se non acquistando un'altro biglietto al prezzo corrente. Per questo è importante porre la massima attenzione al nome riportato sui propri documenti nel momento in cui si acquista il proprio biglietto aereo. Alcune compagnie aeree consentono poi di correggere il proprio nome gratuitamente nelle 24 ore seguenti l'acquisto del proprio biglietto. E bene sapere che tutte le compagnie aeree tradizionali consentono di voidare (cancellare senza penali) il proprio biglietto nel giorno stesso dell'emissione. Quindi, anche se il biglietto è già stato emesso con il nome sbagliato si può rimediare, l'unica condizione è controllarlo immediatamente e farlo subito cancellare se errato. Questo, ovviamente, non garantisce che il nuovo biglietto potrà essere emesso alla stessa tariffa, anche se le probabilità sono molto alte.